Saul Leiter, il genio della street photography a colori
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Saul Leiter, il genio della street photography a colori


L’innovativa e raffinata fotografia di Saul Leiter ha riscontrato il meritato riconoscimento internazionale solo negli ultimi anni.

Nato a Pittsburgh nel 1923, Saul Leiter era figlio di un importante rabbino. Inizio’ ad interessarsi all’arte all’eta’ di 23 anni, quando lascio’ la citta’ natale per andare a vivere a New York e dedicarsi alla pittura. Appena arrivato nella “Grande Mela”, conobbe il pittore Richard Pousette-Dart, famoso per le sue opere di Espressionismo astratto. Pousette-Dart aveva anche una passione per la fotografia, che presto contagio’ il giovane Leiter. Ma a scatenare la passione di Saul Leiter per la fotografia concorsero altre due circostanze: l’amicizia col famoso fotoreporter americano Eugene Smith, e soprattutto la mostra su Henri Cartier-Bresson che si tenne al MoMa di New York nel 1947.

Nonsostante si avviasse ad un brillante carriera da fotografo, Leiter continuo’ a dedicarsi alla pittura, che non ha mai abbandonato, con discreto successo. I suoi quadri vennero esposti nelle gallerie piu’ importanti di New York. La pittura si impresse indelebilmente nelle meravigliose fotografie che di li’ a poco avrebbe cominciato a scattare.

Sebbene all’inizio scattasse in bianco e nero, Leiter passo’ presto al colore. Nel 1957 la conferenza “Experimental Photography in Color” che si tenne al MoMA, lo riconobbe ufficialmente come autore “a colori”. Le qualita’ dei suoi scatti fu subito apprezzata dal mondo della moda nel quale lavoro’ per 20 anni, collaborando con riviste e magazine come Esquire Harper’s, Bazaar Show, Elle, British Vogue, Queen, e Nova.

Nel frattempo pero’ Leiter continuava a scattare foto per le strade di New York, per puro piacere personale. Le foto scattate in questo periodo rimasero nell’archivio privato di Leiter fino agli ‘90. Quando il fotografo americano decise di mostrarle al pubblico, queste fotografie si rivelarono dei veri e propri capolavori che collocano Leiter nel gotha della street photography, al pari dei piu’ conosciuti William Klein e Robert Frank, mostri sacri della “scuola newyorchese”. Ma la New York di Saul Leiter e’ meno rabbiosa e degradata di quella di Klein e Frank. Leiter prefersice cogliere l’ armonia che si crea nel caos metropolitano, ama sovrapporre i piani, accostare magicamente i colori, come in quadro. Ama guardare attraverso i vetri appannati, attraverso i finestrini dei taxi, nei riflessi di uno specchio, trasformando la metropoli in una composizone astratta, un’opera d’arte. “Devo ammettere che non sono un membro della scuola del brutto. Ho grande rispetto per certe nozioni di bellezza anche se per alcuni sono ormai idee vecchio stile. Certi fotografi pensano che, ritraendo la tristezza delle persone, stiano trattando un tema serio. Io non penso che l’infelicità sia più profonda della felicità.”

Nel 2005 fu allestita la prima mostra composta esclusivamente da fotografie a colori alla Howard Greenberg Gallery di Manhattan. In seguito ha esposto tra gli altri al Milwaukee Art Museum e alla Fondation Henri Cartier-Bresson di Parigi.

Nel 2006 è stato stampato il libro Saul Leiter: Early Color, che lo consacra come esponente di punta della New Color Photography. Martin Harrison, authore e curatore del libro, descrive cosi’ l’opera di Leiter : “ La sensibilita’ di Saul Leiter lo colloca al di fuori del confronto viscerale con l’ansia urbana associato tradizionalemente a fotografi come William Klein e Robert Frank . Per Leiter la macchina fotografica e’ uno strumento che fornisce un altro modo di guardare, un modo diverso di comporre gli eventi ed interpretare la realta’. Cercava momenti di quiete nel turbine di Manhattan, forgiando una pastorale urbana dalle piu’ improbabili circostanze”

Libri fotografici di Saul Leiter consigliati

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Il libro che ha portato all'attenzione del grande pubblico la peculiare street photography di Saul Leiter. Una bellissima New York a colori, che non puo' mancare nella biblioteca degli amanti dell'arte e della fotografia.


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