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Bill Brandt

Probabilmente si appassionó alla fotografia intorno all’inizio degli anni ‘20, durante un periodo trascorso a Davos, Svizzera, per curarsi dalla tubercolosi. Nel 1927 si spostó a Vienna per farsi curare dal Dottor  Eugenie Schwarzwald, che gli trovo’ anche un lavoro come assistente in uno studio fotografico. Il medico  lo lo introdusse nell’elité culturale della cittá, e Brandt entró in contatto con Ezra Pound e soprattuto col fotografo Man Ray, del quale divenne assistente per alcuni mesi nel 1930. Grazie a questa esperienza  fu testimone della nascita del surrealismo e intravide le potenzialitá artistiche della fotografia. Le sue prime fotografie sono ispirate al lavoro del fotografo francese Eugene Atget, che si guadagnava da vivere fotografando pittori, designer e librerie di Parigi.

Bill Brandt e’ un fotografo inglese fra i piú influenti del XX secolo. Figlio di padre inglese e madre tedesca, nacque ad Amburgo nel 1904. Testimone dell’ascesa del nazismo, in seguito ripudió le sue origini tedesche, e scelse l’Inghilterra come patria adottiva, arrivando ad affermare di essere nato a Londra.

 

 

 

In questa prima fase sperimentó anche con la fotografia notturna  e con fotografie di stampo modernista. Venne presto riconosciuto come un fotografo di prim’ordine da Man Ray e dagli altri Surrealisti. In questo periodo conosce anche Eva Boros, che sposerá a Barcellona nel 1932.

Bill Brandt visita l’Inghilterra per la prima volta alla fine degli anni ‘20, e vi si trasferí definitivamente nel 1934. Brandt scelse l’Inghilterra come patria adottiva e ne fece il soggetto delle sue fotografie migliori.

 

La maggioranza delle prime fotografie inglesi di Brandt furono pubblicare nel libro The English at Home, del 1936. Brandt utilizzó i suoi contatti personali e familiari per avere accesso a soggetti di vario tipo, ritratti nella loro vita quotidiana. Le fotografie di Brandt miravano ad evidenziare le disparitá presenti nella societá inglese :  “ I contrasti sociali, durante quegli anni prima della guerra, furono a livello estetico, una vera e propria fonte di ispirazione per il mio lavoro. Iniziai a scattare foto nel West End di Londra, nelle periferie, nelle baraccopoli.”

 

Il secondo libro di Brandt, A night in London, fu pubblicato nel 1938, ispirato ad un libro di Brassai, Paris de Nuit. Il libro documenta una tipica notte londinese, muovendosi fra diversi luoghi e diverse classi sociali. “ Fotografavo pub, alloggi pubblici per senzatetto, bagni turchi, prigioni, gente che dormiva nel proprio letto”. A quel tempo la fotografia notturna era un genere assolutamente nuovo, di cui Brandt si rivelo’ un vero e proprio pioniere.  Brandt, almeno in alcuni casi, apportava modifiche sostanziali alle fotografie nella foto qua sotto utilizza la tecnica “day for night”, al tempo molto sfruttata nel monso del cinema per trasformare per trasformare le riprese diurne in scene notturne.

 

 

 

 

Sempre verso la fine deglio anni ‘30, rivolge la sua attenzione alle aree industriale del Inghilterra del nord, in un periodo in cui la Depressione aveva portato la disoccupazione all’ 80%. Raccoglierá i frutti di questo lavoro nel libro North.

Bill Brandt e’ molto famoso anche per i suoi nudi. Brandt inizia a sperimentare con il nudo a metá degli anni ‘40, ma fa un vero e proprio salto di qualitá nel 1944 quando compra una macchina fotografica in mogano equipaggiata con un grandangolo. Questa macchina fotografica, una Kodak di seconda mano utilizzata precedentemente dalla polizia per fotografare rilievi investigativi, gli permetteva, come lui stesso amava dire, di vedere il modo attraverso “gli occhi di un topo, di un pesce o di una mosca”.

L’influenza del grandangolo nei suoi nudi risulta evidente. “ Non fotografavo quello che vedevo io, ma quello che vedeva la camera. Il mio sguardo, la mia visione, intervenivano il meno possibile, e lasciavo che la lente realizzasse immagini e forme che i miei occhi non avevano mai osservato”. Il risultato sono ritratti di donne misteriose, dalle forme allungate, spesso rinchiuse in stanze opprimenti che simbolizzano incubi e paure.

 

 

 

Libri di fotografi consigliati

Bill Brandt, Shadow and Light, 2013

Un libro che ripercorre l'intera carriera di Bill Brandt, cion un particolare focus sui nudi e sulla fotografie a sfondo sociale realizzate nell'Inghilterra degli anni '30.

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